Come fare una fattura/parcella
La fattura deve essere emessa al più tardi al momento della riscossione del corrispettivo (compenso) della prestazione.
Non c’è differenza tra fattura e parcella. L’art 21 del DPR 633/72 prevede_ “il soggetto che effettua ….. la prestazione del servizio emette fattura, anche sotto forma di nota, conto, parcella e simili….”, la legge non prevede quindi una distinzione terminologica specifica.
In caso di prestazione ESENTE IVA (ai sensi dell’art. 10, I° comma n° 18 D.P.R.633/1972), se l’importo totale della fattura/parcella supera 77,47 € , su tale documento va apposto una marca da bollo da 2,00 euro.
In sede di fattura/parcella è facoltà dello psicologo addebitare – a titolo di rivalsa – il Contributo assistenziale previdenziale (CAP) ENPAP del 2% (Decreto legislativo 103 del 10/02/96 art. 8 comma 3).
La ritenuta d’acconto deve essere operata da Sostituti di Imposta (società, enti, ditte etc.) che effettuano pagamenti allo psicologo per prestazioni professionali.
L’importo della ritenuta d’acconto deve essere operata sul solo ammontare imponibile della fattura/parcella (senza quindi comprendere il contributo integrativo alla cassa di previdenza degli psicologi del 2%).
Limiti alla riscossione della parcella/compenso in denaro contante.
A partire dal 01/01/2016 il limite per i pagamenti in denaro contante è innalzato alla soglia di 2.999,99 €.