DISAGIO PSICHICO E CASI DI VIOLENZA, TRE EPISODI IN POCHE ORE IN ITALIA: “NECESSARIO PORRE LA SALUTE MENTALE AL CENTRO DELLE RIFORME”

Ottobre 28, 2022

DISAGIO PSICHICO E CASI DI VIOLENZA, TRE EPISODI IN POCHE ORE IN ITALIA: “NECESSARIO PORRE LA SALUTE MENTALE AL CENTRO DELLE RIFORME”

Il presidente dell’Ordine degli Psicologi di Puglia, Vincenzo Gesualdo,
commenta le ultime notizie di cronaca che hanno interessato il Paese
e chiede che ci si interroghi sulle esigenze della comunità:
“Vero sostegno psicologico attraverso la concretizzazione dei Lea”

Un’aggressione improvvisa a colpi di coltello in un centro commerciale ad Assago, l’omicidio di un carabiniere in una caserma in provincia di Como e l’omicidio tra le mura di casa nel foggiano, a San Severo. Tre casi di cronaca sul territorio nazionale che hanno un comune denominatore: il disagio psichico. «In queste ore i giornali sono la mappa delle esigenze di un Paese che per troppo tempo non ha messo al centro il benessere psicologico della propria popolazione». Così Vincenzo Gesualdo, presidente dell’Ordine delle Psicologhe e degli Psicologi della Regione Puglia. Un 46enne ha aggredito ieri con un coltello persone a caso in un centro commerciale: invidiava la loro felicità. Un carabiniere, di 57 anni, ha prima ucciso il suo comandante e poi si è barricato nella caserma.  E nella notte un 57enne ha ucciso a coltellato il padre, a San Severo. «Non possiamo derubricare a mere notizie di cronaca quanto leggiamo – continua Gesualdo – è necessario interrogarci sul servizio sanitario che stiamo offrendo ad una popolazione che chiede a gran voce attenzione per la salute psicologica. Dobbiamo ripensare l’offerta del sistema sanitario, istituire percorsi nuovi per intercettare il disagio e prevenire azioni che appaiono sconsiderate, ma che con una capillarizzazione dell’assistenza, non si verificherebbero. Come accade per gli screening per la prevenzione di patologie oncologiche, il sistema sanitario nazionale deve realizzare ed estendere l’assistenza psicologica prevista nei livelli essenziali di assistenza anche attraverso l’Istituto del convenzionamento con gli studi privati».

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