Il ruolo fondamentale dello Psicologo nella riabilitazione
Il ruolo fondamentale dello psicologo nella riabilitazione.
Durante il convegno di Trani elaborata una mozione da presentare al presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano
La figura dello psicologo nella riabilitazione assume un ruolo fondamentale, così come previsto dalla legge Lorenzin. Pertanto, è ormai imprescindibile attivare da parte degli organi politico-istituzionali della Regione Puglia, processi normativi e organizzativi più aderenti alla normativa nazionale. Infatti, la legislazione regionale su una tematica di così grande rilevanza non è in linea con la stessa, né con le linee guida nazionali e con i principi sanciti dall’OMS. Questo è quanto emerso durante il rilevante convegno organizzato dall’Ordine degli Psicologi della Regione Puglia, tenutosi nei giorni scorsi a Trani, sul tema “Riabilitazione: modelli teorici e di intervento, interdisciplinarietà, applicazioni e buone prassi” che si è concluso con la elaborazione di una mozione finale contenente criticità e bisogni, nonché proposte da presentare al presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano.
Durante le due giornate di convegno, a cui ha partecipato il Presidente del Consiglio Nazionale Ordine Psicologi, Fulvio Giardina, è stata posta l’attenzione sulla necessità e sull’urgenza di garantire anche in Puglia la presa in carico del paziente avente diritto secondo i Livelli Essenziali di Assistenza (LEA).
Attraverso la mozione l’Ordine degli Psicologi e i suoi iscritti chiedono alle istituzioni e agli organismi direttivi preposti innanzitutto una revisione della normativa regionale su standard strutturali, organizzativi e strumentali dei presidi di riabilitazione, come ad esempio i parametri relativi al personale, che nel regolamento del 2015 riguardante i presidi territoriali di recupero e riabilitazione funzionale dei soggetti portatori di disabilità fisiche, psichiche, sensoriali o miste,prevedono la presenza dello psicologo per 6 ore settimanale su 20 posti letto, equivalente a 3 minuti al giorno per paziente.
Un altro punto importante da affrontare riguarda il sostegno da dare alla ricerca e alla formazione, quale supporto per individuare percorsi specifici e scientificamente validati, a garanzia dell’efficacia degli interventi, da svilupparsi anche in collaborazione con Enti di ricerca come Università, IRCCS e con le stesse strutture sanitarie. Nella mozione c’è anche un passaggio relativo alla sistematicità nei rilievi epidemiologici per implementare una programmazione dei servizi correlata ai reali bisogni della popolazione. L’Ordine, infine, chiede alla Regione l’urgente inserimento di una rappresentanza degli psicologi nei tavoli tecnici del settore regolarmente istituiti con delibere regionali, omissive della figura dello psicologo.
Durante il convegno, che ha ospitato illustri relatori anche di rilievo nazionale, è stato affermato come molte Regioni, tra cui Lombardia, Liguria, Piemonte e Lazio, abbiano recepito la normativa nazionale di riferimento emanando provvedimenti sugli standard organizzativi, strutturali e strumentali deputati alla presa in carico olistica del paziente e del caregiver (il familiare che lo assiste), figura indispensabile per agevolare il processo riabilitativo come partner del team, nel rispetto della multidimensionalità delle necessità riabilitative del paziente (dimensioni fisica, emotiva, cognitiva, relazionale, rispettose dell’approccio biopsicosociale). Il convegno ha consentito di approfondire gli studi scientifici e i nuovi indirizzi di ricerca che hanno portato ad un avanzamento delle conoscenze e delle applicazioni nel campo della neuro riabilitazione, ormai inconfutabili, il tutto finalizzato al benessere globale del cittadino.