Stress da rientro, Di Gioia: “Serve impegno di tutti perché lavoro sia sempre dignitoso”

Agosto 27, 2018

Stress da rientro, Di Gioia: “Serve impegno di tutti perché lavoro sia sempre dignitoso”

Stress da rientro, Di Gioia: “Serve impegno di tutti perché lavoro sia sempre dignitoso”

Il presidente dell’Ordine degli Psicologi: “Non siamo macchine da lavoro, abbiamo tutti difficoltà a rientrare nei luoghi di lavoro dopo un periodo di vacanza ma ci sono strade in discesa per farlo”

“Il lavoro oggi per molti è ancora un bene agognato ma è importante che la cultura del lavoro continui ad essere sostenuta da una profonda attenzione alla dignità dell’uomo. Se c’è questo elemento, ci sarà una qualità di vita e di lavoro migliore”. Il presidente dell’Ordine degli Psicologi Antonio Di Gioia interviene così su un argomento che coinvolge in questi giorni milioni di italiani. “Sentiamo parlare spesso di sindrome da rientro o post vacation blues, ma la vera sfida è programmare un clima di benessere organizzativo nei luoghi di lavoro”, prosegue Di Gioia. Abbandonare posti di mare o di montagna per ritrovarsi dinanzi ad uno schermo tra quattro mura può provocare un forte stress ma “se per riprendere la quotidianità lavorativa in tranquillità può bastare qualche piccolo accorgimento, magari da valutare con uno psicologo, per garantire un benessere lavorativo a lungo termine invece servirebbe un piano di prevenzione più approfondito”.

Dal 2009 per le aziende è divenuta obbligatoria la valutazione dello stress lavoro correlato. “Il benessere organizzativo di un’azienda passa da un’ottima leadership ma è fondamentale il coordinamento degli attori coinvolti nella prevenzione. Un rientro al lavoro accompagnato da interventi di valutazione su situazioni di stress o eventuali disturbi psicofisici che potrebbero insorgere nel lavoratore, donerebbe grande dignità al lavoro. La credibilità degli interventi deve essere ovviamente sostenuta da professionalità garantita. Se ad un datore di lavoro sta a cuore il benessere psicofisico del lavoratore, quel luogo di lavoro non sarà un covo di tensioni”.

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