COMUNICAZIONE PRESIDENTE CNOP

Aprile 10, 2020

COMUNICAZIONE PRESIDENTE CNOP

Care Colleghe e cari Colleghi,

a quasi due mesi dalla mia elezione alla presidenza nazionale dell’Ordine mi sembra importante fare insieme il punto della situazione. Vi chiedo alcuni minuti del vostro tempo: penso sia importante.

Premetto che il CNOP è stato costretto ad affrontare l’emergenza praticamente all’indomani dell’insediamento, senza avere ancora tutti gli organi di supporto (commissioni, GdL, ufficio stampa, ecc.) e neanche la possibilità di riunirsi se non in videoconferenza.

Ho inviato a tutti il programma sulla cui base sono stato eletto insieme all’esecutivo nazionale e già lì, chi ha avuto o avrà la pazienza di leggerlo, troverà le basi della “visione” con la quale stiamo affrontando l’emergenza.

Vi allego la cronistoria delle principali iniziative fatte, che partono dal 24 febbraio ed arrivano ad oggi.

Intanto esprimo a nome di tutti il dolore per le Colleghe e Colleghi scomparsi e per tutti quelli colpiti in vario modo dalla pandemia.

È importante conoscere i fatti per capire e valutare. Anche se vale la legge del 20%: su 10 cose che fai solo 2 si vedono. Perché ci si prova sempre ma non sempre si riesce, perché non puoi mettere in piazza il lavoro delicato di “back office”, perché tanta comunicazione si perde (quanti colleghi mi chiedono cose già scritte nelle newsletter o sul sito…), perché magari non siamo attrezzati bene….

Il CNOP, da subito, ha puntato a inserire gli Psicologi nel “canale pubblico ed istituzionale” dell’intervento. Per questo abbiamo chiesto: alla Protezione Civile l’attivazione delle “equipe psicosociali” (EPE) previste dalla normativa e lavorato per ottenere la possibilità di assunzione degli Psicologi in emergenza. Nella prima versione del DL 9 marzo n.14 gli Psicologi non erano previsti, grazie al CNOP ora ci sono. Gli Psicologi hanno ora due canali di reclutamento nel pubblico per l’emergenza: quello del “volontariato di PC” riferito però agli psicologi delle associazioni dell’emergenza (che non è gratuito, è prevista una forma di compenso quando attivati ufficialmente da PC) e quello della assunzione a tempo determinato ai sensi del DL 14, aperto potenzialmente a tutti.

In entrambi i casi questi canali sono regionali, sia quello della PC sia quello delle assunzioni. Il lavoro è organizzato regionalmente e nelle singole aziende sanitarie.

In subordine alla via maestra è stato attivato il canale di interfaccia psicologi/popolazione “#psicocologionline” per supportare i liberi professionisti in questa fase di gravi difficoltà lavorative e la popolazione nella ricerca dello psicologo. Non era infatti pensabile che l’attivazione/assunzione potesse essere l’unico canale.

Entrambe queste iniziative mirano a creare opportunità di lavoro remunerato per gli Psicologi. Infatti l’unico ed opzionale colloquio gratuito di “#psicologionline” era obbligato: per garantire la giusta quota di solidarietà, la promozione dell’iniziativa e perché non si poteva fare meno di quello che analoghe iniziative di Ordini regionali già facevano ancor prima dell’emergenza.

Ogni “narrazione” sul CNOP che vuole far lavorare tutti gratis è una delle tante “fake news” che girano. Tanto più che la posizione su questo è stata espressa molte volte e da ultimo qui.

Di fronte alle difficoltà possiamo proiettare il disagio o cercare un capro espiatorio, come psicologi sappiamo però che questi meccanismi non aiutano a prendere consapevolezza dei veri problemi.

Tra i veri problemi escluderei l’inefficienza del CNOP e di singoli Ordini territoriali perché le difficoltà che incontriamo sono le stesse in tutta Italia, non ci sono “miracoli” geografici o particolari ricette da imitare.

E poi è bene ricordare che il CNOP – così come tutte le rappresentanze nazionale e locali – possono essere più o meno efficienti ma non sono certo “onnipotenti”.

Se si vuole fare una analisi seria delle difficoltà bisogna essere lucidi, concreti, documentati e privi di pregiudizi. In questa sede possiamo solo fare rapidi accenni, ma ci dovremo tornare con i dovuti approfondimenti, perché è fondamentale.

Ci sono diverse ipotesi che si possono fare: perché ancora siamo visti come optional e non come una necessità (bias culturale), perché si è data priorità agli aspetti strettamente sanitari della pandemia (bias temporale), per un eccesso di offerta psicologica (bias della pletora, siamo il Paese con più psicologi al mondo ed un’offerta non regolata ne deprezza il valore). Il primo e l’ultimo li abbiamo ben presenti, basta vedere il programma di mandato. Vedremo quanta parte della Comunità professionale sarà d’accordo nel lavorare su questi problemi con obiettivi chiari e condivisi nei prossimi mesi. Intanto la professione è al centro dell’attenzione come non mai e dobbiamo stare sul pezzo per ottenere dignità e lavoro ed essere presenti ancora di più nella “fase 2”, dove i problemi psicologici emergeranno con più evidenza.

Mai fino ad ora, il CNOP e la Categoria ha ottenuto tanta visibilità, a partire dai media. Ma anche la costruzione di alleanze con altre Professioni (es. lettera congiunta con Infermieri al Ministro), attenzione da parte di Istituzioni (apprezzamento del premier Conte) e associazioni di categoria che hanno sottolineato l’importanza della Psicologia nel contesto dell’emergenza ma anche dopo. Se oggi tutti, o molti, parlano dell’intervento psicologico, se quasi quotidianamente nella conferenza stampa giornaliera di Borrelli, Commissario della Protezione Civile si parla di Psicologi e Psicologia, non è certamente un caso. Questi risultati sono il frutto del lavoro per costruire una rete di rapporti, relazioni, rete messa in piedi nelle poche settimane che ci separano dall’insediamento del CNOP. Abbiamo seminato bene. Adesso dobbiamo insistere per rendere fruttuoso questo lavoro.

Nel frattempo invito tutti a seguire le indicazioni sul tema “solidarietà e lavoro gratuito”: evitiamo di moltiplicare le iniziative volontaristiche e gratuite. Affermiamo il principio che i cittadini hanno diritto alla salute psicologica e non solo ad interventi compassionevoli. Se vogliamo bene alla professione cerchiamo di portare il confronto sui fatti reali, di fare analisi di scenario globale e meno autoreferenziali, di accantonare i pregiudizi.

Ma anche, devo dirlo, di evitare gesti che screditano la comunità professionale e indeboliscono la sua rappresentanza. Come iniziative verso le Istituzioni con rappresentazioni denigratorie della categoria che procurano danni incalcolabili all’immagine della Professione che faticosamente si sta cercando di costruire.

Possono bastare pochi elementi per impedire ad una intera Comunità di lavorare serenamente e proficuamente. Lo sappiamo, si chiama “sequestro emotivo”, come impedire il clima che serve per costruire per crescere, per confrontarsi seriamente.

Voglio ringraziare i membri dell’Esecutivo ed i Consiglieri nazionali per il contributo al lavoro comune.

Un saluto cordiale ed i migliori auguri di Buona Pasqua, a voi e ai vostri cari.

David Lazzari

BREVE CRONISTORIA DEI FATTI

  • Alle prime avvisaglie della crisi COVID, il 24 febbraio il CNOP era già mobilitato.
  • Da subito, accanto alla possibile solidarietà, veniva indicata la via maestra della assunzione degli Psicologi nel Sistema Sanitario. Il 9 marzo incontrando il presidente della Commissione Salute del Senato (ancora si poteva!), evidenziavo “la situazione di carenza di una rete di prevenzione e assistenza psicologica pubblica. In questa fase di emergenza inoltre il problema si è acuito e avvertiamo fortemente questa esigenza. Chiediamo che il Parlamento affronti il tema per dare risposte ai bisogni dei cittadini”.
  • Le nostre sollecitazioni al Parlamento e Governo portavano ad un risultato significativo: oltre a medici ed infermieri il DL n.14 prevede anche l’assunzione di Psicologi. Assunzioni che sono, ricordiamolo, decise dalle singole Regioni e delle Aziende sanitarie locali: l’erogazione dei servizi sanitari è di esclusiva competenza locale.
  • Per favorire una risposta pubblica e l’applicazione di questa possibilità il CNOP si è mosso in tutte le direzioni.

Non proseguiamo nell’elenco, che sarebbe lungo anche senza citare il capitolo relativo agli strumenti, materiali, linee di indirizzo per l’attività professionale: sono sul sito e nelle precedenti newsletter. E senza citare neanche le decine di articoli di stampa e di interventi radiotelevisivi. Aggiungiamo l’azione costante, dai primi di marzo, per sollecitare le Autorità sul tema del sostegno ai liberi professionisti in crisi lavorativa. Tema che il CNOP ha sempre seguito da vicino, cercando di agire come fronte compatto di tutti gli Ordini nazionali.

Vedi questo e seguenti sul sito. Per il momento alcuni primi provvedimenti. Ma si continua.

Una azione lineare, visibile e coerente dal 24 febbraio sino alla lettera aperta di ieri al Governo.

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