Obbligo tracciabilità pagamenti relativi a spese sanitarie
Si informano tutti gli iscritti che la legge di Bilancio 2020 ha introdotto, a decorrere dal 01/01/2020, l’obbligo della tracciabilità dei pagamenti relativi agli oneri detraibili in dichiarazione dei redditi.
Per poter detrarre le spese ai sensi dell’art. 15 del Testo Unico delle Imposte sul Reddito (tra le quali sono comprese le Spese Sanitarie) dall’1/1/2020 non si possono più utilizzare i contanti.
Di conseguenza, i pazienti potranno inserire in dichiarazione dei redditi le spese sanitarie per recuperare la detrazione del 19%, solo se il pagamento è effettuato mediante bonifico bancario, bonifico postale, assegni, carte di credito, bancomat.
E’ ancora possibile effettuare il pagamento in contanti, ma le spese pagate in contanti non saranno fiscalmente detraibili.
Le uniche due eccezioni previste dalla nuova normativa sono le seguenti:
– l’acquisto di medicinali e di dispositivi medici,
– prestazioni sanitarie rese dalle strutture pubbliche o da strutture private accreditate al Servizio sanitario nazionale.
La normativa in oggetto non modifica gli adempimenti previsti dal Sistema Tessera Sanitaria.
Tutte le fatture emesse nei confronti dei pazienti (escludendo quelle al cui invio si è opposto il paziente) andranno trasmesse al Sistema Tessera Sanitaria. Anche le fatture pagate in contanti andranno trasmesse al Sistema Tessera Sanitaria. Tuttavia, in un apposito campo, già inserito nel portale STS, andrà indicato se le fatture sono state pagate con sistemi tracciabili o in contanti. In quest’ultimo caso, il Sistema considererà indetraibili le spese.
In merito al pagamento con carte di credito o bancomat, occorre precisare che l’obbligo di POS (Point of Sale) è stato introdotto dalla Legge 179/2012, poi modificata dal Decreto legge 30/12/2013 n. 150 (convertito, con le relative modifiche, dalla Legge 27/02/2014 n. 15). La suddetta normativa non prevede specifiche sanzioni.
Si ricorda, infine, che l’art 23 del Decreto legge 124/2019 aveva introdotto sanzioni a decorrere dal 1 luglio 2020, ma la Legge di Bilancio 2020, nella sua versione definitiva, ha eliminato dette sanzioni.